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MONTEROSA 

 

Anno di costruzione: 1915 (Lavatoio) - 1955 (Bagni pubblici)  

Anno di inizio attività: 1916-1958 (Lavatoio) - 1958 (Bagni pubblici)  

Fine attività: 1974 (Lavatoio)  

Indirizzo: via Agliè n.9 

Destinazione d'uso originaria: Bagni e Lavatoi pubblici

Destinazione d'uso attuale: Bagni e Casa del Quartiere 

 

Descrizione: 

Edificio di due piani fuori terra 

Nel 1907 la Giunta Municipale delibera l'acquisto di un lotto per la costruzione del lavatoio pubblico: 

 

"Da tempo è reclamata dagli abitanti delle borgate Monterosa e Montebianco, oltre la barriera di Milano, la costruzione di un lavatoio pubblico, ma la difficoltà di trovare una area adatta a prezzo conveniente non permise finora alla civica Amministrazione di soddisfare ai legittimi deisderi della numerosa popolazione, specialmente operaia delle dette regioni. 

Ultimamente però si intavolarono pratiche col signor Luigi Grassi per l'acquisto di un terreno di lui proprio, che si presta benissimo allo scopo, situato nella borgata Montesora, all'angolo delle via Agliè e Barbania." 

 

Il terreno era di 1001,40 mq e fu acquistato al prezzo di 6 lire/mq, di cui 681,40 mq furono destinati al lavatoio e alle sue pertinenze, mentre i rimanenti 320 mq per miglioramento delle strade. 

 

Nel 1915 iniziano i lavori di costruzione del lavatoio a vasca unica, dopo continui solleciti da parte della popolazione. Il progetto prevedeva la realizzazione di un lavatoio e la messa in opera di un magazzino per i servizi stradali municipali con annesso casotto ad uso esclusivo del custode. I lavori si conclusero nel 1916 e il lavatoio venne aperto al pubblico lo stesso anno. 

 

Nel 1916 il Comune procede anche all'adattamento a bagni pubblici dell'edificio del dazio sito in piazza Crispi, in sostituzione dell'obsoleta struttura lignea presso il ponte Mosca. 

I lavori vennero affidati alla ditta Giovanni Occhetti per la parte muraria e all’impresa Giovanni Battista Aimone per la parte idraulica e di riscaldamento e costarono 51.700 lire. Il progetto di trasfromazione previde reparti separati per uomini e donne con 11 cabine a vasca e 19 a doccia, oltre i locali di servizio e l’alloggio per il custode.

 

Nel 1951 l'impianto del lavatoio a due vasche uniche fu sostituito con quello, più moderno, di 24 vasche individuali che si dovevono repuperare dal lavatoio in Borgo San Donato, che possedeva un numero di vasche maggiori rispetto all'affluenza. 

Nel 1954 l'edificio in piazza Crispi (ex-dazio) venne demolito perché le strutture interne erano diventate obsolete sia il ridotto numero di cabine, perché non riusciva a soffisfare le esigenze delle popolazione e perché era causa di inconvenienti per la circolazione. 

 

Nel 1955 il Comune deliberò la costruzione di una struttura mista che sostituisse il lavatoio realizzato nel 1916 e demolito per far posto alla nuova struttura. 

Il progetto prevedeva al piano seminterrato la realizzazine del lavatoio (16 vasche per il lavaggio individuale e la centrale termica per la produzione dell'acqua calda, al piano terra la collocazione del reparto femminile dei bagni pubblici, al primo piano la collocazione del reparto maschile e al terzo piano l'alloggio del custode. L'impianto comprendeva 11 cabine per vasche e 24 per doccia. 

 

La nuova struttura di bagni e lavatoi entrò in funzione nel 1958, i lavatoi cessarono la loro attività nel 1974. 

 

 

 

 

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