Comune di Torino, Delibera Potestà, anno 1928: 

"Il civico Servizio Tecnico del Lavori Pubblici ha all'uopo allestito il progetto definitivo del fabbricato, in base al quale questo comprende, oltre al locale per il lavatoio propriamente detto, un alloggetto per il custode ed alcuni ambienti per il disimpegno e il servizio. Nel progetto è comtemplata l'eventualità di un prossimo ampliamento e sovralzamento per ricavare uno stabilimento ad uso bagni pubblici, alla cui esecuzione si potrà provvedere in un secondo tempo. Importo complessivo della costruzione: lire 350.000" 

L'edificio comprendeva 24 vasche in gres e un complesso sistema di tubazioni per l'erogazione dell'acqua. 

Nel 1949 si prospetta l'ipotesi di realizzare l'ampliamento dei Lavatoi, realizzando dei Bagni Popolari attraverso la sopraelevazione di un piano del fabbricato esistente. Il progetto non venne mai realizzato e per sopperire comunque al bisogno di Bagni Popolari della Borgata venne scelta un lotto diverso, in via Roccavione (vedi Bagni via Roccavione), strategicamente adatto a servire le utenze delle Borgate Madonna di Campagna, Ripa Gagliarda, Dora e Vittoria.

L'edificio rimane, ad oggi, un opera incompiuta, prima dell'edificio adibito a Bagno Pubblico, previsto nel progetto originario del 1928.